Viaggi

Hong Kong e Macao una Cina ai 200 all'ora

Scritto da Mauro Adriano il 10 Maggio 2019

Quando mi preparo per una nuova meta ricarico al massimo la barra di “proud langhetto”, in modo da portare in valigia, oltre a dell’ottimo vino, anche un po’ della meraviglia del posto che abito ogni giorno.

Ma se casa è casa, questo non limita l’entusiasmo di trovarmi in realtà stimolanti come quella di Hong Kong e Macao, città che mi hanno accolto con un ottimo mix di convivialità e pretese.

Mercati esigenti, ma con interlocutori informati e curiosi, in un’area della Cina che fa dell’ex colonialismo la sua fortuna.

Entrambe le realtà hanno sradicato dalla loro cultura ogni traccia di influenza retrograda della “Motherland”, e sono a tutti gli effetti capitali europee del futuro, inclini a lusso, tendenze e novità.

Una Cina che viaggia ai 200 all’ora, ma con la cintura di sicurezza e un rischio quasi inesistente di sbandare.

 

Hong Kong

Mi sono trovato ad Hong Kong per la prima volta, e ho portato a casa con me il rimpianto di averla scoperta solo ora.

L’energia è palpabile e ti toglie la voglia di perdere anche un solo istante: è come trovarsi proiettati 20 anni avanti, in una Manhattan ancora più dinamica.

L’inglese come prima lingua e un pubblico cresciuto a “pane e stelle Michelin” hanno facilitato l’interazione, con riscontri estremamente positivi sui nostri vini in ognuno degli appuntamenti.

Cena e wine pairing all’Above and Beyond

Ho goduto della prima cena ad HK a un tavolo dello stiloso Above and Beyond, al 28esimo piano dell’Hotel Icon.

Le vetrate tutt’attorno han lasciato poco all’immaginazione dello skyline della città, che ho potuto osservare nella sua interezza durante questa Wine Pairing Dinner italo cinese.

Tutto mio il piacere di degustare i nostri due Barolo sapientemente abbinati a piatti ricchi a base di carne: il Serralunga 2013 è stato servito con un piccione croccante di wok al tartufo nero.

Il Lazzarito della stessa annata si è spostato in una direzione più dolce con un filetto di agnello scottato e circondato da cipolle assortite.

Degustazione internazionale al The Wine Guild

L’enoteca è una delle più apprezzate della città, e il proprietario Jean Baptispte, esperto e appassionato delle eccellenze francesi, ci ha dato l’occasione di presentarci alla sua clientela habituè.

Un pubblico fatto principalmente di expat americani, tedeschi e inglesi, palati conoscitori e critici, che con curiosità hanno studiato e compreso i nostri vini.

Ancora un grazie per l’incredibile esperienza.

Fusion cino-langarola al 118esimo del The Ritz Carlton

La cena al The Ritz si definisce da sola: il lusso più sfrenato, elegante e high end che sia possibile concepire, nel ristorante pluristellato sulla cima di uno dei più alti grattacieli d HK.

Nel Tosca Private Room, a godere assieme a me dello spettacolo enogastronomico, una parterre internazionale da Londra, Parigi, Ginevra, Montecarlo, Talllin e San Paolo, con qualche “local” a integrare.

Tra gli incredibili pairing della serata, i nostri Barolo Serralunga e Lazzarito 2013 sono stati abbinati all’Agnello dei Pirenei, su una base di patate, Provolone e tartufo.

Incontro sapientemente studiato che ha saputo esaltare al massimo il nostro principe vino.

Macao

Superlusso nella Las Vegas Orientale

Da Hong Kong mi sono spostato a Macao, altro luogo fino ad allora a me sconosciuto, altro luogo in cui approdano i nostri vini.

La cultura del lusso al massimo del suo potenziale è ciò che predomina in questa terra ex portoghese, la cui eredità coloniale è diventata patrimonio UNESCO nel 2005: monumenti e piazze del centro storico delineano un meraviglioso esempio della co-esistenza delle due civiltà.

Il mood è simile a quello di HK: è la città con la più alta densità di popolazione al mondo, capitale del gioco d’azzardo e definita per questo la “Las Vegas Orientale”.

Non esiste sostantivo per definire la freneticità che ho visto in questa giornata a Macao: hotel di Superlusso in cui il melting pot di cittadini e turisti si gode le eccellenze del mondo.

Girando tra alcune delle catene più rinomate come il Mandarin Oriental, il Wynn e l’MGM, sono rimasto stupito in modo particolare dal rapporto intimo tra ristorazione e gioco d’azzardo.

Una scelta straordinaria di cucine stellate – con wine list da sogno – che va a braccetto con la coda costante alle macchinette.

Un “bet” ora e un calice di Romanée-Conti subito dopo.

Questa, quindi, è un’altra realtà in cui si sono introdotti i nostri vini, che ormai contano un numero di Km non indifferente.

È affascinante scoprire come cambia il vino quando bevuto in contesti diversi: nell’Hotel di lusso, in enoteche di globetrotter, e soprattutto – location preferita di sempre – circondato dai Vigneti di Serralunga.