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Il nuovo arrivato l'Alta Langa Metodo Classico

Scritto da Alessandro Rivetto il 25 Febbraio 2021

Penso possiate immaginare l’emozione di un produttore che introduce una nuova etichetta, un vino per giunta tanto atteso: ho dovuto tenere questo progetto all’oscuro da molti di voi per ben 4 anni.

Un progetto piccolo, rischioso e frizzante: 1500 bottiglie di Alta Langa DOCG Metodo Classico, 100% uve Chardonnay, un bell’azzardo per una cantina riconosciuta per i suoi rossi strutturati e da invecchiamento.

Eppure a volte è proprio nell’inatteso che ritroviamo la motivazione: ci guardiamo da un diverso punto di vista per scoprirci nuovamente appassionati e pieni di grinta.

Eccolo qui quindi, il mio nuovo germoglio; lasciate che ve lo introduca.

Il Metodo Classico, lo Champagne italiano

Due parole sulla tipologia di vino per chi non ne fosse gran conoscitore: il Metodo Classico (si tappino un attimo le orecchie i fier français) altro non è che lo Champagne d’Italia, volgarmente definito “spumante” dai francesi che, compensibilmente, volevano differenziarlo dal loro Champenoise.

Nella pratica la metodologia è a tutti gli effetti la stessa, e la sua valenza è certamente più alta di quella di un Prosecco, dal quale invece differisce in svariati modi.

Prosecco/Metodo Classico: te ne accorgi dalla bolla

Mi piace immaginare il Metodo Classico come una “coccola” che il produttore fa alle sue uve: pressatura soffice, un delicato inoculo di lieviti in bottiglia che lentamente muoiono, cedendo la loro anidride carbonica al vino in quella che viene definita la presa di spuma in bottiglia.

Si tratta di una bolla naturale, a differenza di quella del Prosecco, che secondo il metodo Charmat nasce da una fermentazione indotta in autoclave, rapida e controllata.

Non starò ad approfondire troppo il lato tecnico della produzione (di cui esistono infinite documentazioni online), ma vi basti sapere che le differenze nel metodo di fermentazione si palesano nella qualità del perlage: grossolano ed evanescente nel Prosecco, fine e persistente nel nostro Alta Langa.

Il tempo, altro elemento distintivo

Ulteriore distinzione tra Metodo Classico e Charmat è la pazienza: quando si produce un Prosecco, si può ottenere il prodotto finito e pronto da stappare in poco più di un mese – con attese che arrivano fino a 6 mesi in casi particolari.

Come vi anticipavo all’inizio, sono ben 4 anni che lavoro sul mio Alta Langa: è un processo ben più lungo, che solo per la fase della rifermentazione in bottiglia può richiedere fino a 120 mesi, alla quale seguono comunque remuage, sboccatura e dosaggio.

Più caro e complesso, questo metodo dà però vita a vini strutturati e corposi, con note più ricche; non è quindi poi così diverso dalle mie altre grandi etichette, vini che si fanno aspettare, ma che regalano emozioni imparagonabili una volta raggiunto il picco di evoluzione.

Le caratteristiche del mio Alta Langa

Arriviamo al dunque, lasciate che vi racconti cos’è venuto fuori.

Volevo che questo prodotto fosse ulteriore espressione della mia piemontesità, nonché dimostrare che sì, sappiamo produrre i grandi rossi, ma NON SOLO. E secondo me ci sono riuscito!

Si tratta di un Metodo Classico prodotto unicamente con uva Chardonnay, particolarmente intenso, dall’indiscutibile eleganza.

Al palato è fresco e secco, delicatamente acidulo, ma mitigato da una notevole morbidezza che lo rende beverino.

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